31

Gennaio

2022

OSAS (Obstructive Sleep Apnea)

Nella metà degli anni cinquanta venne descritta una sindrome caratterizzata da marcata obesità, intensa sonnolenza diurna, respiro rumoroso durante il sonno e policitemia. La sintomatologia dei pazienti che ne erano colpiti, ricordava un personaggio del romanzo di Charles Dickens, “Il circolo Pickwick”, descritto come un ragazzo molto grosso, dal colorito rubicondo, che durante il giorno si addormenta ripetutamente. 
Fu coniato il termine “Sindrome di Pickwick”.

Studi successivi hanno portato all’identificazione di un quadro patologico denominato OSAS (obstructive sleep apnea sindrome), caratterizzato dalla presenza, durante il sonno, di apnee prevalentemente di tipo ostruttivo. 
Da un punto di vista epidemiologico, ne è interessato , nei paesi occidentali, circa il 10 % della popolazione di sesso maschile e il 4% di quella femminile.

I sintomi tipici sono sia notturni che diurni. 
Tra i primi troviamo: apnee, russamento, movimenti anomali, insonnia, nicturia e, soprattutto nei bambini, enuresi. Al secondo gruppo appartengono: cefalea mattutina, sonnolenza e grave compromissione della vigilanza e dell’efficienza che purtroppo spesso si traducono in un incremento del rischio di incidenti stradali o sul lavoro. Si possono verificare anche disturbi dell’ umore, deficit cognitivo e decadimento delle condizioni psichiche superiori (es. riduzione della memoria e dell’attenzione).
 Questa condizione si accompagna anche ad un aumento della mortalità per eventi cardiovascolari e l’identificazione di altri fattori di rischio, quali ipercolesterolemia, ipertensione, fumo di sigaretta, diabete, ipertrigliceridemia e obesità, è fondamentale per successive decisioni terapeutiche.

La diagnosi può essere posta mediante registrazione polisonnografica notturna che può avvenire in regime di ricovero ospedaliero o anche domiciliare grazie all’uso di apparecchiature maneggevoli e poco ingombranti.

Si possono individuare tre approcci terapeutici:

  1. Comportamentale
  2. Protesico-ventilatorio ( con CPAP o BiLevel )
  3. Chirurgico

Esistono forti evidenze scientifiche che il trattamento dei disturbi respiratori ostruttivi correlati al sonno comporta positive ripercussioni sulla qualità di vita, sul rischio cardiovascolare e sulla mortalità dei pazienti. Dopo la scelta dell’intervento terapeutico devono essere effettuati controlli periodici con lo scopo di valutare gli effettivi risultati.

Tra i disturbi respiratori del sonno troviamo anche il russamento. A questa condizione, molto diffusa nella popolazione, può far seguito l’insorgenza di un quadro conclamato di OSAS. La sua identificazione è dunque importante nella prevenzione dell’instaurarsi di un quadro clinico che comporta un aumento di morbilità e mortalità.

Nella maggior parte dei pazienti obesi con OSAS una moderata perdita di peso e quindi una riduzione della circonferenza addominale fa regredire la sintomatologia respiratoria fino alla scomparsa delle apnee.
Nel nostro Centro è possibilire effettuare la polisonnografia che serve a dignosticare l’ OSAS.

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