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Settembre

2020

Peso e tiroide

L’obesità non è quasi mai dovuta alla tiroide malfunzionante, quanto piuttosto ad uno squilibrio tra le calorie che si assumono con gli alimenti e le calorie consumate dal nostro metabolismo

Spesso le persone con problemi di peso chiedono di fare gli esami della tiroide o si rivolgono all’endocrinologo nella convinzione che i loro chili di troppo siano dovuti a una disfunzione della ghiandola. Questa convinzione, quasi sempre errata, si basa però su un presupposto scientificamente valido e cioè che gli ormoni tiroidei sono degli importanti regolatori del metabolismo e quindi, se la tiroide funziona poco, potrebbe essere responsabile dell’aumento di peso. Nella realtà questo accade solo se l’ipotiroidismo è grave e certamente non può essere chiamato in causa per giustificare incrementi di peso di decine di chili. Quasi sempre peraltro l’entità dell’ipotiroidismo, nelle pazienti che soffrono di disturbi tiroidei, è lieve e certamente non può giustificare la vera e propria epidemia di obesità e sovrappeso che dilaga nelle società industrializzate e nei paesi emergenti.

In passato è stato tentato di curare l’obesità somministrando ormoni tiroidei a persone in cui la tiroide funzionava normalmente, creando cioè un ipertiroidismo farmacologico. Il calo di peso che si otteneva era dovuto in buona parte alla perdita di tessuto muscolare e liquidi, ma solo in minima parte a perdita di tessuto adiposo. Inoltre, fatto ancora più importante, l’eccesso di ormoni tiroidei provoca conseguenze negative, potenzialmente anche molto gravi, sul cuore. Cercare quindi di curare l’obesità con gli ormoni tiroidei significa ottenere un falso dimagrimento, poiché non si perde solo tessuto adiposo e si rischiano danni al cuore. L’obesità non è quasi mai dovuta alla tiroide malfunzionante, quanto piuttosto a uno squilibrio tra le calorie che si assumono con gli alimenti e le calorie consumate dal nostro metabolismo, frutto della sedentarietà e di un’alimentazione non sana.

Le persone obese devono quindi essere curate con ormoni tiroidei solo quando soffrono realmente di ipotiroidismo confermato dagli esami del sangue e non per il semplice fatto di avere un eccesso di peso. A questo proposito le persone obese con ipotiroidismo sia nella forma più grave che nelle forme lievi hanno una diminuzione del metabolismo energetico e quindi la disfunzione tiroidea deve essere corretta prima di intraprendere una dieta per contrastare l’obesità.

All’opposto, chi soffre di ipertiroidismo per una malattia della tiroide vede calare il suo peso prima che la terapia anti-tiroidea abbia effetto. Anche in questo caso si tratta di un dimagrimento patologico, un calo di peso dovuto alla malattia, mentre il reale peso è quello che si misura quando la funzione della tiroide è stata regolarizzata dalla terapia.

Tratto da “La Tiroide dalla A alla Z” di Claudio Pagano, Pragmata Edizioni, Roma


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