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Luglio

2018

Sovrappeso: la cura

Il sovrappeso e l’obesità non sono riconosciute come un disordine o disturbo del comportamento alimentare (DCA) e quindi non richiedono necessariamente il ricorso ad un intervento di tipo psicologico, ma è ormai accettato che il  trattamento si avvale positivamente di tecniche di tipo cognitivo comportamentale.

Non serve prescrivere ai pazienti obesi la dieta e dire loro cosa fare e non fare. Limitarsi a prescrizioni sulla qualità e sulla quantità dell’alimentazione renderà il paziente passivo di fronte al suo cambiamento, che per essere significativo e duraturo deve nascere da una partecipazione attiva.

Più ci si sente impotenti a gestire le situazioni difficili, più si spera in un miracolo. Il cambiamento, invece, si può raggiungere attraverso un impegno costante e la consapevolezza che esso può avvenire solo accettando i piccoli passi che costituiscono l’unica strada per un risultato vero e duraturo.

La parola chiave deve essere “insegnare ed educare” e non “prescrivere”. Il paziente deve avere la percezione del controllo e per questo è basilare aiutarlo ad acquisire capacità di autogestione e abilità decisionali.

Prescrivere una dieta istruendo il paziente sulle nozioni corrette che stanno alla base della normale alimentazione è semplice ma non risolverà il problema. Una volta impostato il programma dietetico (educazione nutrizionale volta ad una dieta normocalorica bilanciata o schema dietetico ipocalorico bilanciato), l’efficacia del trattamento deve essere verificata con controlli clinici periodici effettuati dal medico, meglio se in collaborazione con un dietista, a scadenza non superiore a 6-8 settimane fino al raggiungimento dell’obiettivo e ogni 4-6 mesi per i successivi 3 anni.

“I controlli clinici periodici dovranno comprendere la misurazione dei valori antropometrici ed un’attenta valutazione della compliance del paziente e della sua famiglia agli interventi proposti, valorizzando i miglioramenti, evidenziando eventuali difficoltà, con disponibilità a modificare eventualmente l’approccio iniziale”.

( Ministero della Salute )

Per una maggiore completezza di indagine il medico può effettuare:

  • Calorimetria Indiretta, per lo Studio del Metabolismo a riposo;
  • Bioimpedenza per la Valutazione della composizione corporea;
  • Armband per il monitoraggio dell’attività motoria

La letteratura medica evidenzia come l’assiduità ai controlli periodici (possibilmente settimanali) sia il parametro più predittivo del successo terapeutico.

Il programma proposto nell’Ambulatorio del dott. Oliva si articola con questa modalità ed è applicato anche nella prevenzione dell’Obesità e nella cura dei Disturbi Alimentari.


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