L’Italia è ai primi posti in Europa per il numero di bambini in sovrappeso e i dati sono destinati a peggiorare in quanto in Europa il sovrappeso in età scolare cresce al ritmo di circa 400.000 casi l’anno. Dal 30 al 60% dei bambini obesi mantengono l’eccesso ponderale in età adulta e presentano, più frequentemente del previsto, alterazioni metaboliche e complicanze rispetto all’obesità che si manifesta in età adulta.
L’adulto che è obeso fin dall’età evolutiva avrà un maggior rischio di mortalità e morbilità rispetto ad un suo pari che non era obeso quando era bambino.
Inoltre nel contesto culturale dei paesi occidentali il bambino obeso può sviluppare un disagio psicologico che può contribuire all’instaurarsi di un Disturbo del Comportamento Alimentare (è stato stimato che in età pediatrica i D.C.A. siano presenti per il 3-5%).
L’obesità infantile rappresenta un fattore predittivo di obesità nell’età adulta in quanto i principali determinanti dell’obesità dipendono da stili di vita e comportamenti che si instaurano nell’età evolutiva, quali l’aumentato contenuto energetico della dieta e l’acquisizione di stili di vita sedentari.
I dati ISTAT, comunque, evidenziano come nel nostro paese il 24% dei ragazzi tra i 6 i 17 anni presenti un eccesso ponderale, fenomeno che sembra interessare le fasce di età più basse ed essere più frequente nelle regioni del Sud Italia.
Da un’indagine condotta dall’ISS (Istituto nazionale di Epidemiologia) nel 2008 ed effettuata su un campione rappresentativo di bambini frequentanti la terza classe della Scuola primaria (8 anni) è emerso che:
La prevalenza di sovrappeso ed obesità è risultata molto elevata a livello nazionale:
- il 23,2% dei bambini è sovrappeso
- il 12% dei bambini è obesoPiù di 1 bambino su 3, dunque, ha un peso superiore a quello che dovrebbe avere per la sua età. Riportando questi valori a tutta la popolazione di bambini di età 6-11 anni si arriva a una stima di più di 1 milione di bambini in sovrappeso o obesi in ItaliaDati derivanti dallo studio “Okkio alla salute” che aveva come scopo quello di definire un sistema di monitoraggio dello stato ponderale, delle abitudini alimentari e dell’attività fisica nei bambini delle scuole primarie (6-10 anni) in grado di fornire dati epidemiologici accurati e confrontabili tra le diverse realtà regionali e locali.(Fonte: www.salute.gov.it)
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